Tanto tuonò all’orizzonte, che alla fine piovve. Eravamo pronti all’addio, ma quando poi arriva davvero il momento dei saluti, il dispiacere è lo stesso anche nel provare qualcosa che già sapevi.

Non sarebbe giusto dire “vai all’Inter mercenario”, non lo sarebbe per gli anni che De Vrij ha combattuto con la nostra maglia, senza mai una pecca troppo evidente. Stasera forse, ma le lacrime hanno risposto a tanti dubbi.

Almeno miei che in quel momento, forse per ingenuità di chi quei colori  li ama davvero e non ammette interessi, ho creduto sincere ed una lacrimuccia è scesa anche a me.

Proprio noi di Yes We Lazio, avevamo creato una petizione affinché rimanesse, la risposta fu in un solo senso unico: nessuno avrebbe voluto vederlo partire, o forse una stragrande maggioranza.

Se ci mettessimo a parlare di errori difensivi che hanno regalato rigori agli avversari, prima del suo nome, dovremmo sfogliare una lunga lista… Quindi non mi pare il caso, nonostante la rabbia , di puntare il dito. Il pallone è tondo e gira. Punto.

Livore ed astio li lascio agli altri dicendo solo “buona fortuna”.

Per un’altra compagnia, un’altra tifoseria, per quello che sarà il tuo cammino.

Per le battaglie vissute con l’aquila sul petto e per le solite note malinconie.

Buona fortuna forse serve più a noi mentre tu vai via.

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